A due anni di distanza dalle celebrazioni per i suoi primi 50 anni (nella foto di apertura), Confindustria Piemonte ha nuovamente chiamato a raccolta tutti gli stakeholder del territorio venerdì 6 giugno a Novara, per fare il punto sulla situazione economica e individuare nuove traiettorie di sviluppo.
“È un modo per allargare la condivisione degli obiettivi e del lavoro che viene svolto nel capoluogo regionale, insieme ai rappresentanti delle otto associazioni territoriali piemontesi. Iniziamo da Novara, che ci ha dato la disponibilità a condividere con noi il suo momento assembleare, che quest’anno porterà anche all’elezione del nuovo presidente che succederà a Gianni Filippa” racconta Andrea Amalberto (nella foto accanto), presidente da luglio scorso di Confindustria Piemonte, che sin dal primo giorno del suo mandato ha messo al centro il progetto di questo format, inedito per un’associazione regionale di Confindustria, coinvolgendo anche il presidente nazionale, Emanuele Orsini, che chiuderà i lavori a Novara.
“Con questa assemblea iniziamo un tour che nei prossimi anni intende toccare l’intero territorio regionale. Già con questo primo incontro portiamo all’attenzione del governo regionale e ai vertici della nostra confederazione, eccellenze e necessità delle oltre 5.600 imprese associate al sistema confederale piemontese” spiega Amalberto, sottolineando come sia “dalla sintesi e dall’ascolto quotidiani che nascono le nostre proposte, che sono quindi sempre condivise e in grado di includere la molteplicità di settori, filiere e servizi per dare dinamicità al tessuto economico piemontesi. Proprio questa eterogeneità di settori e filiere permette le risposte più veloci ed efficienti ai continui cambi di scenario che l’economia europea e mondiale affrontano un giorno dopo l’altro”.
SEGNALI POSITIVI, NONOSTANTE I DAZI
Una tendenza confermata anche dall’ultima analisi congiunturale, relativa al secondo trimestre 2025, da cui emerge come il sentiment delle imprese sia positivo per occupazione (saldo ottimisti/pessimisti al +7,0%), produzione (+4,4%) e ordini (+2,9%), mentre restano negativi i saldi per l’export (-3,6%) e la redditività (-5,2%).
Dati questi ultimi legati ai dazi. “Si conferma la resilienza del nostro sistema produttivo, capace di adattarsi rapidamente a scenari altamente complessi grazie alla forza delle filiere, alla qualità del ‘Made in’ e alla capacità di presidiare mercati strategici a livello globale. Si tratta di un segnale importante”, sottolinea il presidente di Confindustria Piemonte, che ha messo questi temi al centro dell’assemblea del 6 giugno.
Ad aprire i lavori presso l’Università del Piemonte Orientale al Baluardo Lamarmora, saranno i saluti dei vertici di Confindustria Novara Vercelli e Valsesia, poi toccherà al sindaco di Novara Alessandro Canelli e al rettore dell’ateneo, Menico Rizzi.
Spazio poi alla relazione di Amalberto, che ha voluto che tutte e otto le territoriali piemontesi contribuissero a questo documento: “Certamente il Piemonte resta legato ad alcuni settori storici come l’automotive, il tessile, l’agroalimentare e la manifattura ma è innegabile che turismo, Ict e Intelligenza artificiale siano oramai centrali nella nostra economia. Proprio in ragione di questa continua evoluzione, il piano industriale che, come Confindustria Piemonte, stilammo e condividemmo con la Regione per la prima volta nel 2021, è stato da allora aggiornato più volte. Nulla è stato tolto, ma nuove esigenze si sono aggiunte e ognuna riveste per noi un’importanza cruciale”.
UNO SGUARDO ALLARGATO SULLE TENSIONI GEOPOLITICHE
Per fornire un quadro allargato per un’analisi ancora più completa, e non solo economica, dell’attuale scenario geopolitico, ai lavori hanno deciso di partecipare anche Regina Corradini d’Arienzo, ceo e direttore generale di Simest, Dario Fabbri, analista e direttore del mensile Domino, Marco Fortis, direttore e vice presidente della Fondazione Edison e Francesca Mariotti, consigliere di amministrazione Almaviva.
A chiudere l’assemblea, oltre al presidente Orsini, ci saranno il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. “Questa nostra prima assemblea servirà quindi a presentare gli stimoli che ci arrivano da tutti i territori, ad alimentare il confronto sui problemi contingenti e a comprendere appieno le sfide in arrivo, che mai come in questo 2025 appaiono stringenti e con effetti chiari e dirompenti sui nostri modelli di business. Tra un anno poi ci ritroveremo nuovamente per valutare quanto è stato fatto, quali saranno gli obiettivi raggiunti e quali, invece, richiederanno un ulteriore sforzo perché, come avviene dal 1973, il lavoro di Confindustria Piemonte non si ferma mai” conclude Amalberto.
Il programma è disponibile a questo link
FONTE: https://www.limprenditore.com/confindustria-piemonte-terra-la-sua-prima-assemblea-il-6-giugno/